Ho scritto un racconto avente come protagonista l'astrolabio, uno strumento che è in pratica un clinometro ma con in più una lamina con le proiezioni di punti della sfera celeste, attaccata al cerchio graduato, utilizzato dal decimo secolo in avanti per calcolare la posizione dei corpi celesti.
In particolare mi sono rifatto in parte al mito greco 'La chioma di Berenice', spiegando l'origine del nome di una stella, in questo caso la stella Alcyone, nome che ricorda anche la letteratura italiana con D'Annunzio.
LA STELLA ALCYONE
Un brutto giorno però, la nonna si ammalò gravemente e morì, così la povera fanciulla si sentiva morire dentro, non aveva fatto in tempo a far vedere la sua mappa alla nonna, così rattristita decise di non finire mai più quel lavoro, nè tantomeno di guardare più il cielo con attenzione in vita sua.
Una sera accadde qualcosa di assurdo però, guardando per caso una parte di cielo che aveva già analizzato si accorse che c'era una stella in più, sapeva però che era molto facile sbagliarsi o aver preso una svista, anche se in cuor suo sapeva di avere ragione, aveva analizzato quella parte di cielo decine di volte, allora corse a prendere la mappa e il suo astrolabio, e si accorse che era effettivamente così: c'era una stella in più nel firmamento. Si convinse allora che quella stella dovesse essere la sua nonna, volata in cielo troppo presto senza poter vedere la mappa che la nipotina stava facendo per lei. Così decise di dare a quella stella il nome di sua nonna, e fu così che nacque la stella Alcyone.
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